La gioia di stare assieme. Grazie Fabrizia

Lo scorso 16 ottobre si è svolta in Oratorio una serata di condivisione e di “formazione”: la nostra comunità, accompagnati dalla dott. Fabrizia Iervese, si è interrogata sul significato dell’essere comunità: cosa vuol dire essere comunità? Quali atteggiamenti avere per vivere al meglio questa dimensione?

Sono stati toccati anche altri argomenti, altrettanto interessanti: uno tra i più importanti è stato “l’inizio” visto come nuova opportunità di crescita e di formazione.

L’oratorio di Ponte di Piave, il NOI e la Commissione Ricreativa vogliono ringraziare di cuore Fabrizia per la stupenda serata che ci ha fatto passare, ricca di spunti di riflessione e consigli utili per vivere al 100% le attività della Parrocchia e dell’Oratorio come Comunità e non come singolo individuo!

Vi lasciamo con alcuni spunti/appunti.

  1.  Essere comunità = GIOIA DI STARE ASSIEME. E’ importante che ci sia un sentimento di felicità nello stare assieme!
  2. La parola VOCAZIONE, strettamente legata alla dimensione di comunità, ha un significato forte ed importante: ascoltare la voce del cuore.
  3. La COMUNITA’ SCEGLIE DI STARE ASSIEME: non è una forzatura e non deve essere un obbligo, ma una scelta consapevole e ragionata. DISCERNIMENTO!
  4. La comunità vive un CAMMINO COMUNE che, se vissuto con condivisione e senza personalismi, è una opportunità di CRESCITA COMUNE, dove ogni individuo arricchisce l’altro e ne giova.
  5. Nella comunità vi è anche una CONDIVISIONE DI INTENZIONI, ognuno CREDE IN UNO SCOPO ed il crederci (quindi l’essere coerente con la scelta che ognuno fa)  dona una forte senso di MOTIVAZIONE! Senza motivazione e senza scopo ogni singolo diventa “rigido” e questo modo di essere viene percepito.
  6. Le attività fatte in comunità, quindi anche le azioni di volontariato in Parrocchia e Oratorio, sono GESTI D’AMORE che vengono fatti perché ognuno decide di compierli e porta del bene!
  7. Ogni singolo individuo mediante il discernimento, e quindi la capacità di scegliere, filtra tutte le azioni e capisce se sta operando per il bene o per il male; ma chi decide cosa è “bene” e cosa è “male”? Ci si deve AFFIDARE ed ascoltare la nostra coscienza.
  8. Ci preoccupiamo di non avere il cellulare connesso e non ci preoccupiamo se noi SIAMO CONNESSI?!
  9. Vivere ed operare in comunità vuol dire anche ACCETTARE TUTTE LE ORIGINALITA’: non siamo tutti uguali, ogni singolo ha i suoi pregi ed i suoi difetti, siamo pieni di risorse. Accettando con umiltà viviamo una crescita comune e questa è una opportunità da non perdere!
  10. E’ importante che si preservi e si garantisca una continuità di ciò che è stato creato: le stesse cose si possono fare in modi diversi, non sempre il modo con cui si è agito è il migliore. Ci vuole UMILTA’ e FIDUCIA.
  11. Dare il buon esempio è un ESEMPIO DI BONTA’.